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Farmaci contenenti principio attivo Eritromicina, associazioni ()

L'Eritromicina è un antibiotico appartenente alla classe dei macrolidi, scoperto nel 1952. È prodotto da un ceppo di Streptomyces erythreus, un batterio filamentoso del suolo. Grazie alle sue proprietà antibatteriche, l'eritromicina è utilizzata per il trattamento di diverse infezioni batteriche causate da microrganismi sensibili al farmaco.

L'eritromicina agisce inibendo la sintesi proteica dei batteri attraverso il legame con la subunità 50S del ribosoma. Questo processo porta all'arresto della crescita e alla morte delle cellule batteriche. L'eritromicina è attiva principalmente contro i batteri Gram-positivi, ma anche contro alcuni Gram-negativi e altri microrganismi atipici.

In Italia, l'eritromicina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche, tra cui compresse, sospensione orale e soluzione per uso topico o parenterale. Le associazioni più comuni dell'eritromicina includono la combinazione con altri antibiotici o agenti antimicrobici per aumentare lo spettro d'azione e migliorare l'efficacia terapeutica.

Una delle associazioni più frequentemente utilizzate è quella tra eritromicina e sulfametossazolo-trimetoprim (cotrimoxazolo), che permette di ampliare lo spettro d'azione contro i batteri Gram-negativi ed aumentare l'efficacia nel trattamento delle infezioni del tratto respiratorio superiore e inferiore.

Un'altra associazione comune riguarda l'utilizzo dell'eritromicina insieme a corticosteroidi, come il betametasone, per il trattamento delle dermatiti infettive. Questa combinazione permette di ottenere un effetto anti-infiammatorio e immunosoppressivo, oltre all'azione antibatterica dell'eritromicina.

L'eritromicina è utilizzata anche in associazione con farmaci gastroprotettori, come gli inibitori della pompa protonica (omeprazolo, pantoprazolo) o gli antagonisti del recettore H2 (ranitidina), nel trattamento dell'ulcera peptica causata dall'infezione da Helicobacter pylori. In questo caso, l'eritromicina agisce sinergicamente con gli altri farmaci per eradicare il batterio e favorire la guarigione dell'ulcera.

In Italia, le statistiche relative all'utilizzo dell'eritromicina mostrano che il suo consumo è diminuito negli ultimi anni a causa dello sviluppo di resistenze batteriche e della disponibilità di nuovi antibiotici più efficaci e sicuri. Tuttavia, l'eritromicina rimane un'opzione terapeutica importante in alcune situazioni cliniche specifiche.

Ad esempio, l'eritromicina è spesso utilizzata come alternativa alla penicillina nei pazienti allergici a quest'ultima nel trattamento delle infezioni da streptococco beta-emolitico del gruppo A (come la faringite streptococcica) o nelle profilassi antibiotiche prima di interventi dentali o chirurgici.

Inoltre, l'eritromicina è impiegata nel trattamento delle infezioni da microrganismi atipici, come la clamidia, la micoplasma e la legionella, che non rispondono ai beta-lattamici (come le penicilline e le cefalosporine).

Nonostante l'eritromicina sia generalmente ben tollerata, può causare alcuni effetti collaterali, tra cui disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea), reazioni allergiche cutanee e alterazioni della funzionalità epatica. Inoltre, l'eritromicina può interagire con diversi farmaci (come anticoagulanti orali, statine e alcuni antiaritmici), aumentandone il rischio di effetti avversi.

In conclusione, l'eritromicina è un antibiotico macrolide utilizzato nel trattamento di diverse infezioni batteriche. Le sue associazioni con altri farmaci permettono di ampliare lo spettro d'azione e migliorare l'efficacia terapeutica. Sebbene il suo utilizzo sia diminuito negli ultimi anni a causa dello sviluppo di resistenze batteriche e della disponibilità di nuovi antibiotici più efficaci e sicuri, l'eritromicina rimane un'opzione terapeutica importante in alcune situazioni cliniche specifiche.

Farmaci contenenti principio attivo Eritromicina, associazioni ()