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Farmaci contenenti principio attivo Diidrotachisterolo ()

Il diidrotachisterolo è un principio attivo utilizzato principalmente nel trattamento dell'ipocalcemia e del rachitismo. Questo composto chimico, noto anche come DHT, è un derivato sintetico della vitamina D e agisce aumentando l'assorbimento di calcio e fosfato a livello intestinale. In questo articolo, verranno esaminate le caratteristiche farmacologiche del diidrotachisterolo, le sue indicazioni terapeutiche e gli effetti collaterali associati al suo uso.

Il diidrotachisterolo si distingue dagli altri composti della vitamina D per la sua rapida azione e la sua breve durata d'azione. A differenza della vitamina D3 (colecalciferolo) e della vitamina D2 (ergocalciferolo), il diidrotachisterolo non richiede l'attivazione renale per esercitare i suoi effetti sul metabolismo del calcio. Pertanto, è particolarmente utile nei pazienti con insufficienza renale cronica che possono avere difficoltà a convertire le forme inattive delle vitamine D in forme attive.

Le principali indicazioni terapeutiche del diidrotachisterolo includono il trattamento dell'ipocalcemia cronica associata all'insufficienza renale cronica, al rachitismo ipofosfatemico familiare o all'osteomalacia. In Italia, la prevalenza dell'insufficienza renale cronica è stimata intorno al 10% nella popolazione adulta; tuttavia, non sono disponibili dati specifici sull'utilizzo del diidrotachisterolo in questo contesto.

Il diidrotachisterolo viene somministrato per via orale, solitamente sotto forma di compresse o gocce. La dose iniziale raccomandata varia a seconda dell'età del paziente e della gravità della condizione. Nei bambini, la dose iniziale può variare da 0,1 a 0,3 microgrammi al giorno, mentre negli adulti la dose può variare da 0,2 a 0,6 microgrammi al giorno. La dose può essere successivamente aumentata o diminuita in base alla risposta del paziente e ai livelli sierici di calcio.

Gli effetti collaterali del diidrotachisterolo sono generalmente rari e si verificano principalmente in caso di sovradosaggio o uso prolungato. Tra gli effetti indesiderati più comuni si possono includere nausea, vomito, perdita di appetito e stitichezza. Inoltre, l'uso prolungato o il sovradosaggio possono causare ipercalcemia (livelli elevati di calcio nel sangue), che può portare a disturbi cardiaci e renali.

Per ridurre il rischio di ipercalcemia durante il trattamento con diidrotachisterolo è importante monitorare regolarmente i livelli sierici di calcio e fosfato nel paziente. Inoltre, è consigliabile evitare l'assunzione concomitante di altri farmaci contenenti vitamina D o integratori alimentari ad alto contenuto di calcio per prevenire un ulteriore aumento dei livelli sierici di calcio.

In conclusione, il diidrotachisterolo è un principio attivo utilizzato nel trattamento di diverse condizioni associate a bassi livelli di calcio nel sangue, come l'ipocalcemia cronica e il rachitismo. La sua rapida azione e la sua breve durata d'azione lo rendono un'opzione terapeutica utile, in particolare nei pazienti con insufficienza renale cronica. Tuttavia, è importante monitorare attentamente i livelli sierici di calcio durante il trattamento per prevenire l'insorgenza di ipercalcemia e altri effetti collaterali associati al suo uso.

Farmaci contenenti principio attivo Diidrotachisterolo ()