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Farmaci contenenti principio attivo Derivati dell'oppio ed espettoranti ()

I derivati dell'oppio ed espettoranti sono due categorie di farmaci che vengono utilizzate per trattare diverse problematiche legate al sistema respiratorio. In Italia, come in molti altri paesi, questi farmaci sono ampiamente utilizzati e prescritti dai medici per alleviare i sintomi associati a varie patologie.

I derivati dell'oppio, noti anche come oppioidi, sono una classe di sostanze che agiscono sul sistema nervoso centrale per produrre effetti analgesici e sedativi. Essi sono comunemente utilizzati nel trattamento del dolore acuto e cronico, nonché nella terapia sostitutiva per la dipendenza da oppiacei. Tra i principali derivati dell'oppio si annoverano la morfina, la codeina e l'ossicodone.

Gli espettoranti, invece, sono farmaci che facilitano l'espulsione delle secrezioni bronchiali attraverso il processo di espettorazione. Essi agiscono aumentando la produzione di muco o fluidificandolo, rendendolo più facile da eliminare attraverso la tosse. Gli espettoranti possono essere suddivisi in due categorie principali: mucolitici e secretolitici.

In Italia, l'utilizzo dei derivati dell'oppio è piuttosto diffuso. Secondo dati recenti del Ministero della Salute italiano (2019), si stima che circa il 5% della popolazione adulta abbia fatto uso di oppiodidi almeno una volta nella vita. Tra questi, circa il 2% ha sviluppato una dipendenza da queste sostanze.

Per quanto riguarda gli espettoranti, l'Italia è uno dei paesi europei con il più alto consumo di questi farmaci. Secondo un rapporto dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nel 2018 sono stati venduti oltre 16 milioni di confezioni di espettoranti, per un valore complessivo di circa 150 milioni di euro.

Il ricorso ai derivati dell'oppio e agli espettoranti può essere giustificato da diverse ragioni. In primo luogo, la prevalenza delle malattie respiratorie in Italia è piuttosto elevata: secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), nel 2019 circa il 7% della popolazione adulta soffriva di asma, mentre il 4% era affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Queste patologie possono richiedere l'utilizzo sia degli oppioidi per controllare il dolore associato alle infiammazioni delle vie aeree, sia degli espettoranti per facilitare la rimozione delle secrezioni bronchiali.

Tuttavia, l'uso diffuso dei derivati dell'oppio e degli espettoranti non è privo di rischi. Gli oppioidi possono causare effetti collaterali gravi e potenzialmente fatali, come la depressione respiratoria e l'overdose. Inoltre, l'abuso prolungato di queste sostanze può portare alla dipendenza fisica e psicologica.

Gli espettoranti, se utilizzati in modo appropriato e sotto controllo medico, presentano generalmente un profilo di sicurezza più favorevole rispetto agli oppioidi. Tuttavia, l'uso eccessivo o inappropriato di questi farmaci può causare effetti collaterali come nausea, vomito e diarrea. Inoltre, l'abuso di espettoranti può mascherare i sintomi di patologie più gravi, ritardando la diagnosi e il trattamento adeguato.

In conclusione, i derivati dell'oppio ed espettoranti sono farmaci utilizzati per trattare diverse problematiche legate al sistema respiratorio. In Italia, il loro consumo è piuttosto elevato a causa della prevalenza delle malattie respiratorie nella popolazione adulta. Tuttavia, è importante che l'utilizzo di questi farmaci avvenga sotto stretto controllo medico per minimizzare i rischi associati agli effetti collaterali e all'abuso.

Farmaci contenenti principio attivo Derivati dell'oppio ed espettoranti ()