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Farmaci contenenti principio attivo Cytarabine and daunorubicin

La combinazione di citarabina e daunorubicina è una terapia farmacologica utilizzata per il trattamento della leucemia acuta mieloide (LAM), una forma aggressiva di cancro del sangue che colpisce le cellule staminali del midollo osseo. In Italia, la LAM rappresenta circa il 20% di tutte le leucemie acute e colpisce prevalentemente gli adulti anziani, con un'incidenza annuale di circa 3-4 casi ogni 100.000 persone.

La citarabina è un analogo nucleosidico della citidina, che agisce come antimetabolita e inibitore della sintesi del DNA. La sua azione principale consiste nell'inserimento nel DNA durante la fase S del ciclo cellulare, causando la terminazione della catena e l'arresto della replicazione cellulare. Inoltre, la citarabina può anche indurre l'apoptosi delle cellule tumorali attraverso l'attivazione di specifiche caspasi.

La daunorubicina è un antibiotico antraciclinico ad attività antitumorale, isolato per la prima volta dalla Streptomyces peucetius nel 1960. La sua azione antineoplastica si basa sulla capacità di intercalarsi tra le basi del DNA e sulla formazione di complessi con la topoisomerasi II, un enzima essenziale per il mantenimento dell'integrità strutturale del genoma cellulare. Questi meccanismi d'azione portano alla rottura delle catene del DNA e all'inibizione della trascrizione dei geni coinvolti nella proliferazione cellulare.

La combinazione di citarabina e daunorubicina è stata introdotta nella pratica clinica negli anni '70 e da allora è diventata uno dei pilastri del trattamento della LAM. La sinergia tra i due farmaci si basa sulla capacità della citarabina di aumentare l'effetto citotossico della daunorubicina, attraverso la riduzione dell'efflusso del farmaco dalle cellule tumorali e l'inibizione delle proteine di resistenza ai chemioterapici.

Il regime terapeutico standard per la LAM prevede l'utilizzo di citarabina ad alte dosi in associazione con daunorubicina, secondo il protocollo denominato "7+3". Questo schema consiste nell'amministrazione continua di citarabina per 7 giorni, seguita dall'infusione endovenosa di daunorubicina per 3 giorni consecutivi. Il trattamento può essere ripetuto ogni 4-6 settimane, a seconda della risposta clinica e delle condizioni generali del paziente.

La combinazione di citarabina e daunorubicina presenta un profilo di sicurezza accettabile, sebbene sia associata ad alcuni effetti collaterali significativi. Gli effetti avversi più comuni includono mielosoppressione (riduzione dei globuli bianchi, rossi e piastrine), nausea, vomito, alopecia (perdita dei capelli) e mucosite (infiammazione della mucosa orale). Inoltre, la daunorubicina può causare cardiotoxicità cumulativa, che si manifesta con insufficienza cardiaca congestizia e alterazioni della funzione ventricolare sinistra. Pertanto, è importante monitorare attentamente la funzione cardiaca durante il trattamento e limitare la dose cumulativa di daunorubicina per ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari.

In conclusione, la combinazione di citarabina e daunorubicina rappresenta una terapia efficace e consolidata per il trattamento della leucemia acuta mieloide. La sinergia tra i due farmaci permette di ottenere un'alta percentuale di remissioni complete, migliorando significativamente la sopravvivenza dei pazienti affetti da questa patologia. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i potenziali effetti collaterali e monitorare costantemente la funzione cardiaca durante il trattamento, al fine di garantire un equilibrio ottimale tra efficacia terapeutica e sicurezza del paziente.

Farmaci contenenti principio attivo Cytarabine and daunorubicin