La corifollitropina alfa è un principio attivo utilizzato nel campo della medicina riproduttiva per stimolare la crescita e lo sviluppo dei follicoli ovarici nelle donne che si sottopongono a tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA), come la fecondazione in vitro (IVF) o l'inseminazione intrauterina (IUI). Questo farmaco è una gonadotropina ricombinante umana, ovvero una proteina prodotta mediante tecnologia del DNA ricombinante, che agisce imitando l'ormone naturale chiamato ormone follicolo-stimolante (FSH).
La corifollitropina alfa viene somministrata per via sottocutanea, solitamente nella parte inferiore dell'addome. Il dosaggio e la durata del trattamento variano in base alle esigenze individuali della paziente e vengono stabiliti dal medico specialista.
Il meccanismo d'azione della corifollitropina alfa consiste nel legarsi ai recettori dell'FSH presenti sulla superficie delle cellule dei follicoli ovarici. In questo modo, il farmaco stimola la crescita e lo sviluppo di un numero adeguato di follicoli maturi pronti per essere prelevati e utilizzati nelle procedure di PMA. Grazie alla sua struttura molecolare modificata rispetto all'FSH naturale, la corifollitropina alfa ha una durata d'azione prolungata, permettendo così un minor numero di iniezioni rispetto ai tradizionali preparati a base di FSH.
In Italia, la corifollitropina alfa è commercializzata con il nome di Elonva® ed è disponibile in due dosaggi: 100 microgrammi e 150 microgrammi. Il farmaco può essere prescritto solo da medici specialisti con esperienza nel trattamento dei problemi di fertilità e deve essere somministrato sotto stretta supervisione medica.
La corifollitropina alfa è generalmente ben tollerata dalla maggior parte delle pazienti. Tuttavia, come per tutti i farmaci, possono verificarsi effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni associati all'uso della corifollitropina alfa includono dolore o gonfiore nel sito di iniezione, mal di testa, stanchezza e sintomi simili a quelli della sindrome premestruale (gonfiore addominale, seno dolente). Effetti collaterali più gravi, sebbene rari, possono includere la sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS), una condizione potenzialmente pericolosa caratterizzata da un'eccessiva risposta ovarica alla stimolazione ormonale.
In Italia, l'incidenza dell'infertilità è in aumento negli ultimi anni. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), circa il 15% delle coppie italiane in età fertile incontra difficoltà nel concepire un figlio. Di conseguenza, la domanda di trattamenti per l'infertilità e l'utilizzo di farmaci come la corifollitropina alfa sono in crescita nel nostro Paese.
Le tecniche di PMA rappresentano una soluzione efficace per molte coppie che affrontano problemi di fertilità. In Italia, il tasso di successo delle procedure di IVF varia tra il 25% e il 35%, a seconda dell'età della donna e della causa dell'infertilità. L'uso della corifollitropina alfa può contribuire a migliorare questi risultati, ottimizzando la stimolazione ovarica e riducendo il numero di iniezioni necessarie durante il trattamento.
In conclusione, la corifollitropina alfa è un farmaco innovativo che offre una soluzione efficace per le donne che si sottopongono a trattamenti di PMA. Grazie alla sua durata d'azione prolungata e al minor numero di iniezioni richieste rispetto ai preparati tradizionali a base di FSH, questo principio attivo rappresenta un importante passo avanti nel campo della medicina riproduttiva e nella lotta contro l'infertilità.