Il clisma, noto anche come lavanda intestinale o enema, è una pratica terapeutica che consiste nell'introduzione di un liquido all'interno del retto e del colon per stimolare la defecazione e favorire l'eliminazione delle feci. Questo metodo viene utilizzato per vari scopi, tra cui la pulizia dell'intestino prima di procedure diagnostiche o chirurgiche, il trattamento della stitichezza e l'evacuazione delle feci in caso di impatto fecale.
In Italia, i clismi sono ampiamente utilizzati sia in ambito ospedaliero che domiciliare. Tuttavia, non sono disponibili statistiche precise sull'utilizzo dei clismi nel paese. Ciò nonostante, si può affermare che il loro impiego è diffuso sia tra gli operatori sanitari che tra i pazienti.
I clismi possono essere classificati in base al tipo di soluzione utilizzata e alla modalità d'azione. Tra i principali tipi di clismi si distinguono:
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Clisma evacuativo: Si tratta del tipo più comune di clisma ed è caratterizzato dall'utilizzo di una soluzione isotonica (cioè con una concentrazione simile a quella dei fluidi corporei) per stimolare la defecazione. La soluzione può contenere acqua tiepida o salina e può essere arricchita con sostanze lubrificanti o emollienti come glicerina o oli vegetali.
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Clisma osmotico: Questo tipo di clisma prevede l'utilizzo di una soluzione ipertonica (cioè con una concentrazione superiore a quella dei fluidi corporei) per attirare acqua all'interno del colon e ammorbidire le feci. Tra i principi attivi utilizzati in questo tipo di clisma si trovano il fosfato di sodio e il solfato di magnesio.
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Clisma irritante: In questo caso, la soluzione contiene sostanze che stimolano la contrazione della muscolatura liscia del colon, favorendo così l'espulsione delle feci. Tra i principali principi attivi utilizzati in questi clismi ci sono la senna e il bisacodile.
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Clisma emolliente: Questo tipo di clisma è caratterizzato dall'utilizzo di una soluzione contenente sostanze emollienti o lubrificanti, come oli vegetali o glicerina, che facilitano lo scorrimento delle feci lungo il tratto intestinale.
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Clisma carminativo: Si tratta di un clisma specifico per favorire l'eliminazione dei gas intestinali e ridurre il meteorismo. La soluzione può contenere oli essenziali o estratti vegetali con proprietà carminative, come la menta piperita o l'anice stellato.
L'esecuzione di un clisma richiede alcune precauzioni per garantire sia l'efficacia dell'intervento che la sicurezza del paziente. Innanzitutto, è importante seguire le istruzioni del medico o del farmacista riguardo alla preparazione della soluzione e alla posologia da seguire. Inoltre, è fondamentale prestare attenzione all'igiene personale e all'utilizzo degli strumenti necessari (come la sacca per clisma e il cannula rettale) per evitare infezioni o lesioni del retto.
Nonostante i clismi siano generalmente considerati sicuri, possono presentare alcuni effetti collaterali o complicazioni, soprattutto se utilizzati in modo improprio o eccessivo. Tra gli effetti indesiderati più comuni si segnalano crampi addominali, irritazione del retto, disidratazione e squilibri elettrolitici. Inoltre, l'uso frequente di clismi può alterare la flora batterica intestinale e ridurre l'assorbimento di nutrienti essenziali.
In conclusione, il clisma è una pratica terapeutica diffusa in Italia che può essere utile per favorire l'eliminazione delle feci e la pulizia dell'intestino. Tuttavia, è importante utilizzare questa tecnica con cautela e sotto la supervisione di un medico o un farmacista esperto per minimizzare i rischi associati al suo uso.