Ceftaroline fosamil è un principio attivo appartenente alla classe degli antibiotici chiamati cefalosporine. Si tratta di un farmaco di quinta generazione, caratterizzato da un ampio spettro d'azione e una notevole efficacia contro una vasta gamma di batteri Gram-positivi e Gram-negativi. In Italia, ceftaroline fosamil è commercializzato con il nome di Zinforo® ed è indicato per il trattamento delle infezioni della pelle e dei tessuti molli, nonché per la polmonite acquisita in comunità.
La molecola ceftaroline fosamil viene rapidamente convertita in ceftaroline, la forma attiva del farmaco, attraverso l'idrolisi enzimatica. Questa trasformazione avviene principalmente nel plasma sanguigno e nei tessuti infetti. La sua azione antibatterica si esplica attraverso l'inibizione della sintesi del peptidoglicano, un componente essenziale della parete cellulare dei batteri. In particolare, ceftaroline lega e blocca l'attività delle proteine leganti le penicilline (PBP), impedendo così la formazione del peptidoglicano e causando la lisi cellulare.
Ceftaroline fosamil presenta una potente attività contro i batteri Gram-positivi resistenti agli antibiotici beta-lattamici tradizionalmente utilizzati nella terapia delle infezioni gravi. Tra questi si annoverano lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) e lo Streptococcus pneumoniae resistente alla penicillina (PRSP). Allo stesso tempo, il farmaco è efficace anche contro alcuni batteri Gram-negativi, come Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae.
In Italia, le infezioni da MRSA rappresentano un problema di sanità pubblica sempre più preoccupante. Secondo i dati del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), nel 2019 l'Italia ha registrato una prevalenza di MRSA pari al 31,5% tra gli isolati di S. aureus provenienti da pazienti ospedalizzati. Questa percentuale pone l'Italia tra i paesi europei con la più alta incidenza di MRSA.
Per quanto riguarda la polmonite acquisita in comunità, uno studio condotto nel 2018 ha rilevato che lo Streptococcus pneumoniae è il principale agente eziologico in Italia, responsabile del 27% dei casi. Tra questi, circa il 15% presenta resistenza alla penicillina.
Ceftaroline fosamil viene somministrato per via endovenosa a dosaggi compresi tra 400 e 600 mg ogni 12 ore, a seconda della gravità dell'infezione e delle condizioni del paziente. La durata del trattamento varia generalmente dai 5 ai 14 giorni.
Il profilo di sicurezza di ceftaroline fosamil è simile a quello degli altri antibiotici beta-lattamici. Gli effetti collaterali più comuni includono reazioni allergiche, dolore o infiammazione nel sito di iniezione, nausea, vomito e diarrea. In rari casi possono verificarsi reazioni avverse più gravi come neutropenia, trombocitopenia e colite pseudomembranosa.
In conclusione, ceftaroline fosamil rappresenta un'opzione terapeutica efficace e sicura per il trattamento delle infezioni della pelle e dei tessuti molli e della polmonite acquisita in comunità causate da batteri resistenti agli antibiotici beta-lattamici. La sua disponibilità sul mercato italiano contribuisce a combattere la crescente diffusione di MRSA e PRSP, migliorando così la prognosi dei pazienti affetti da queste infezioni complesse.