Il Captopril è un principio attivo appartenente alla classe dei farmaci noti come inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE). Questo farmaco è ampiamente utilizzato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa e della scompenso cardiaco, due patologie molto diffuse in Italia e nel mondo.
In Italia, l'ipertensione arteriosa colpisce circa il 30% della popolazione adulta, con una prevalenza che aumenta con l'avanzare dell'età. La scompenso cardiaco, invece, interessa circa 1 milione di italiani e rappresenta una delle principali cause di ospedalizzazione e mortalità nel nostro Paese.
Il Captopril agisce inibendo l'azione dell'enzima ACE, responsabile della conversione dell'angiotensina I in angiotensina II. L'angiotensina II è un potente vasocostrittore che provoca un aumento della pressione arteriosa e stimola la secrezione di aldosterone da parte delle ghiandole surrenali. L'inibizione dell'ACE determina quindi una riduzione dei livelli di angiotensina II circolante, con conseguente vasodilatazione e diminuzione della pressione arteriosa.
Oltre all'inibizione dell'ACE, il Captopril esercita anche un effetto diretto sul tessuto cardiaco: favorisce infatti la dilatazione dei vasi coronarici e riduce il carico di lavoro del cuore attraverso la diminuzione del tono vascolare periferico. Inoltre, questo farmaco contribuisce a ridurre la progressione del danno renale nei pazienti affetti da nefropatia diabetica, grazie alla sua capacità di ridurre la pressione intraglomerulare.
Il Captopril viene somministrato per via orale, solitamente sotto forma di compresse. La posologia e la durata del trattamento variano in base alla gravità della patologia e alle condizioni cliniche del paziente. In genere, la dose iniziale consigliata è di 12,5-25 mg al giorno, suddivisa in due o tre somministrazioni giornaliere. Successivamente, il medico può decidere di aumentare gradualmente la dose fino a raggiungere l'effetto terapeutico desiderato.
La tollerabilità del Captopril è generalmente buona; tuttavia, come per tutti i farmaci, possono insorgere effetti collaterali. Tra questi si annoverano tosse secca (un effetto comune a tutti gli inibitori dell'ACE), ipotensione ortostatica (cioè una diminuzione della pressione arteriosa quando ci si alza da seduti o sdraiati), alterazioni del gusto e rash cutaneo. In rari casi, il Captopril può causare angioedema (un gonfiore dei tessuti sottocutanei) e alterazioni della funzionalità renale.
Prima di iniziare un trattamento con Captopril è importante informare il medico curante circa eventuali allergie o intolleranze ai farmaci appartenenti alla classe degli ACE-inibitori o ad altre sostanze contenute nel medicinale. Inoltre, è fondamentale segnalare al medico eventuali patologie pregresse o in atto, come insufficienza renale, stenosi delle arterie renali, ipotensione o alterazioni del bilancio idroelettrolitico.
Il Captopril può interagire con altri farmaci, come diuretici, antiinfiammatori non steroidei (FANS), litio e altri antipertensivi. Pertanto, è importante comunicare al medico l'assunzione di questi o altri medicinali prima di iniziare la terapia con Captopril.
In conclusione, il Captopril rappresenta un'opzione terapeutica efficace e sicura nel trattamento dell'ipertensione arteriosa e della scompenso cardiaco. Grazie alla sua azione inibitoria sull'enzima ACE e ai suoi effetti benefici sul sistema cardiovascolare e renale, questo farmaco contribuisce a migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da queste patologie.