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Farmaci contenenti principio attivo Aminochinoline ()

L'aminochinolina è un composto chimico appartenente alla famiglia delle chinoline, caratterizzato dalla presenza di un gruppo amminico legato al nucleo centrale della molecola. Questa classe di composti ha suscitato un crescente interesse nel campo della ricerca farmaceutica, grazie alle loro proprietà biologiche e farmacologiche. In particolare, alcune aminochinoline hanno dimostrato attività antimalarica, antiprotozoaria e antivirale.

Le aminochinoline sono state utilizzate per la prima volta come farmaci antimalarici durante la seconda guerra mondiale. La clorochina e l'idrossiclorochina sono due esempi ben noti di aminochinoline con attività antimalarica. Tuttavia, negli ultimi anni si è verificata una crescente resistenza dei parassiti della malaria a questi farmaci, rendendo necessaria la ricerca di nuovi composti efficaci.

In Italia, la malaria è stata eradicata nel 1970 grazie all'impiego di strategie di controllo dei vettori e all'utilizzo di farmaci antimalarici come le aminochinoline. Tuttavia, ogni anno si registrano circa 600 casi importati di malaria nel Paese, principalmente in persone che rientrano da viaggi in aree endemiche.

Oltre all'attività antimalarica, alcune aminochinoline hanno mostrato potenziale terapeutico contro altre malattie infettive causate da protozoi. Ad esempio, l'amodiaquina e la primaquina sono state impiegate nel trattamento della leishmaniosi viscerale e della pneumocistosi, rispettivamente.

Recentemente, l'attenzione si è focalizzata sul potenziale delle aminochinoline come agenti antivirali. Durante la pandemia di COVID-19, l'idrossiclorochina è stata oggetto di numerosi studi clinici per valutare la sua efficacia nel trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2. Tuttavia, i risultati di questi studi sono stati controversi e non hanno fornito prove solide sull'efficacia dell'idrossiclorochina nel trattamento del COVID-19.

Le aminochinoline agiscono principalmente attraverso l'inibizione della sintesi del DNA nei parassiti e nei virus. Inoltre, queste molecole possono interferire con la funzione dei lisosomi nelle cellule ospiti, impedendo il rilascio degli agenti patogeni all'interno delle cellule.

Nonostante le promettenti proprietà farmacologiche delle aminochinoline, l'utilizzo di questi composti come farmaci presenta alcuni problemi legati alla loro tossicità e alla resistenza dei patogeni. Ad esempio, la clorochina può causare effetti collaterali gravi come retinopatia e miopatia in pazienti sottoposti a terapia prolungata. Inoltre, la resistenza alla clorochina da parte dei parassiti della malaria è ormai diffusa in molte aree endemiche.

Per superare questi problemi, gli scienziati stanno cercando di sviluppare nuove aminochinoline con maggiore selettività per i bersagli cellulari e minore tossicità. Un approccio promettente è la sintesi di analoghi delle aminochinoline con modifiche strutturali che migliorano le loro proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche.

In conclusione, le aminochinoline rappresentano una classe di composti con un ampio spettro di attività biologiche e farmacologiche. Sebbene siano stati utilizzati per decenni come antimalarici, la resistenza dei parassiti e gli effetti collaterali associati al loro uso hanno stimolato la ricerca di nuovi composti più efficaci e sicuri. Inoltre, il potenziale delle aminochinoline come agenti antivirali è ancora in fase di esplorazione e potrebbe offrire nuove opportunità terapeutiche per il trattamento di diverse malattie infettive.

Farmaci contenenti principio attivo Aminochinoline ()