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Farmaci contenenti principio attivo Amifostina

L'amifostina è un principio attivo utilizzato nella pratica farmaceutica per la protezione delle cellule sane durante il trattamento del cancro con chemioterapia e radioterapia. Questo agente citoprotettore ha dimostrato di ridurre significativamente gli effetti collaterali indesiderati causati dai trattamenti antitumorali, migliorando così la qualità della vita dei pazienti oncologici.

La molecola di amifostina è un profarmaco, il che significa che viene convertita nel suo metabolita attivo, la WR-1065, all'interno dell'organismo. La WR-1065 agisce come un potente scavenger di radicali liberi e riduce i danni al DNA causati dai farmaci chemioterapici e dalle radiazioni ionizzanti. Inoltre, l'amifostina aumenta la produzione di fattori di crescita endoteliale vascolare (VEGF), promuovendo la rigenerazione dei tessuti sani.

In Italia, l'amifostina è commercializzata con il nome di Ethyol® ed è disponibile in fiale da 500 mg per uso endovenoso. Il dosaggio e la frequenza d'uso dell'amifostina variano a seconda del tipo di tumore e del regime terapeutico impiegato. Generalmente, l'amifostina viene somministrata 15-30 minuti prima della chemioterapia o della radioterapia.

L'efficacia dell'amifostina nel ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia è stata dimostrata in numerosi studi clinici condotti a livello internazionale. In particolare, l'amifostina ha mostrato di ridurre la tossicità renale indotta dalla cisplatino, un potente agente chemioterapico utilizzato nel trattamento di diversi tipi di tumore. Inoltre, l'amifostina è efficace nel prevenire la mucosite orale e la xerostomia (secchezza delle fauci) causate dalla radioterapia nella regione della testa e del collo.

Nonostante i suoi benefici, l'amifostina può causare alcuni effetti collaterali. Tra questi, i più comuni sono nausea, vomito, ipotensione (pressione sanguigna bassa) e reazioni allergiche cutanee. Tuttavia, questi effetti collaterali sono generalmente lievi e transitori e possono essere gestiti con adeguate misure di supporto.

In Italia, il numero di pazienti oncologici che ricevono trattamenti con amifostina è in costante aumento. Secondo le statistiche disponibili per il 2019, oltre 15.000 pazienti hanno ricevuto amifostina in associazione con chemioterapia o radioterapia per il trattamento del cancro.

L'uso dell'amifostina è raccomandato dalle principali linee guida internazionali per il trattamento del cancro. Ad esempio, l'American Society of Clinical Oncology (ASCO) consiglia l'uso dell'amifostina per prevenire la nefrotossicità da cisplatino nei pazienti affetti da tumori solidi a rischio elevato di insufficienza renale.

In conclusione, l'amifostina rappresenta un importante strumento terapeutico per la protezione delle cellule sane durante il trattamento del cancro con chemioterapia e radioterapia. Grazie alla sua capacità di ridurre gli effetti collaterali indesiderati, l'amifostina contribuisce a migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici e ad aumentare le possibilità di successo del trattamento antitumorale. In Italia, l'uso dell'amifostina è in crescita e si prevede che continuerà ad aumentare nei prossimi anni, grazie all'ampia diffusione delle conoscenze sulle sue proprietà citoprotettive tra i medici oncologi e i pazienti affetti da tumori.

Farmaci contenenti principio attivo Amifostina